Poesia

Temperie ermetica

La noia e il tedio nel gesto banale,

la cosa finita senza bene né male,

la vita fatta di niente, nel cuore l’urto

che batte e che sale e nella gola l’urlo

animale della speranza che mente, la solita

nenia incombente al disarmo;

ma a la catena avvinto nel ritmo

del silenzio assente aurora sorgente

al solitario…

Il costo continuo del presente inferto a sé stesso

il futuro supporto di nuova paura,

la cura che passa e liscia sé stessa con nuova fatica,

il peso domani della solita vita.

Il nuovo venire non viene e ci resta

il vuoto avanzo dei giorni di festa.

Dal volume “Diffrazione. Canzoniere veneziano” di A.S.

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