GLI ULTIMI SCANDALI
Sento in TV che stanno parlando di un incredibile e mostruoso massacro navale, il naufragio della Moby Prince in quel di Livorno (1991). Sono morte bruciate vive 130 persone ma naturalmente i colpevoli non si trovano e ormai, come sempre, non si troveranno mai. I nostri ragazzi queste cose le sanno? La scuola parla solo della tragedia dei migranti, delle nostre tragedie vicine e lontane, neanche l’ombra. Forse che proprio questa è una delle sue funzioni principali, facendo cadere l’oblio su tutto il resto? Dopo qualche giorno vedo di nuovo le immagini di una nave che brucia e affonda. Odo il lamento dello spiker perché i colpevoli non si trovano…Mi dico, basta, basta, sono stufo di sta Moby Prince… e invece no, si tratta di un’altra nave che è partita da Bari verso l’Albania: questa volta per fortuna i morti sono stati solo 30. Anche in Italia nonostante tutto, si migliora un po alla volta. Poi sento che si è aperto un nuovo scandalo in Vaticano: questa volta è una specie di guerra civile tra diversi rappresentanti del potere temporale (dove girano tanti soldi come fa a non esserci un potere temporale?). Si tratterebbe di una specie di guerra tra bande, tutta interna allo stesso Vaticano. Il problema consiste nel fatto che quel simpaticone di Wojtyla, tra le tante disgrazie che ha provocato, ha veramente esagerato con la fabbrica dei santi. Conseguentemente la cosa è continuata come prima e più di prima. Un santo tira l’altro e anche Papa Francesco ha questo ,chiamiamolo “vizietto”. Peccato che si è scoperto che per fare un santo occorre spendere un sacco di soldi , a volte persino quasi un miliardo alla volta.
A questo punto è una vera fortuna che non fanno santi anche i banchieri, altrimenti pensa che autotangente dovrebbero pagare. Così, pare, se ne vanno in fumo i soldi della carità di quei fedeli i quali, beata ingenuità, pensano che i loro proventi finiscano per davvero nelle tasche dei poveri, piuttosto che in quelle del santifici benedetto. Da ultimo sento che vogliono beatificare il povero Aldo Moro; hanno ragione visto che a suo tempo lo hanno lasciato crepare. In effetti mi sta molto simpatico visto che (nonostante la mia avversione per il PCI, che proviene dai tempi del Manifesto) aveva capito che il compromesso storico 40 anni fa, era l’unico modo di salvare l’Italia, se non ci fossero stati gli americani di mezzo. Ma 40 anni dopo, i genitori troppo vecchi ed esangui (quel che resta della DC e del PCI) ha partorito il Pd, cioè il figlio malaticcio, il frutto bacato di tutti compromessi astorici. In tutti i casi come si fa a beatificare un uomo politico? La politica è sporca dappertutto e in Italia è zozzissima. Questa faccenda è veramente una follia della pseudo religiosità. Ma veramente nessuno se ne accorge?
Poi sento che si è riaperto il caso di Denise Pipitone, giacché succede anche questo, che sparisca una bambina piccola meravigliosa per 20 anni di seguito e ancora adesso non se ne sa niente. Si è però scoperto che le indagini sono state svolte male, se non addirittura in modo colpevole: cioè contro la madre piuttosto che trovare seriamente la piccola! Alla fine di tutto arriva anche lo scandalo di Grillo e questo è il più terribile, perché ti leva ogni speranza di cambiare questo paese. Per quanto possa criticare aspramente i 5 stelle e pensare malissimo del Grillo isterico e impazzito, ciononostante sono sconvolto soprattutto da questo fatto: vai a vedere che cercheranno di farti credere che i 5 stelle hanno fatto più danni in solo due anni che il regime in 60?
LO SCANDALO DI GRILLO
Non descriverò lo scandalo del video di Grillo, mi limiterò a commentarlo.
Grillo ha dato il meglio di sé come attore comico e come tribuno del popolo contro le prepotenze e le ingiustizie; ha dato invece il peggio di sé come attore tragico (addirittura isterico) in difesa di chi i soprusi evidentemente li ha fatti. Sembrava di assistere alla scena di una tragedia greca; gli dei accecano coloro che vogliono perdere… Abbiamo così assistito a un cupio dissolvi totale. Così facendo Grillo ha ottenuto quanto segue:
– danneggiato enormemente proprio colui che voleva difendere, cioè suo figlio.
– ha intaccato, e forse compromesso per sempre, la sua stessa immagine; dando del coglione a suo figlio lo ha dato, almeno in parte, anche a se stesso. Ma non ce n’era bisogno, perché si è comportato veramente come un c….
– ha inferto, a tradimento, un colpo terribile al Movimento già così in crisi (forse definitivo).
Questi come una balena ferita è inseguito da tutti coloro (gli uomini del regime) che sperano di dargli finalmente il colpo di grazia. Ha dimostrato di non essere per niente un politico e di tenere famiglia. Come tutti gli attori è un gran narcisista che vive in un mondo tutto suo autoreferenziale.
Doveva sapere che il potere gli stava addosso a lui e a tutta la famiglia per sbranarlo alla prima occasione, ma forse non lo aveva capito. Quindi a parte l’educazione passata (?) lo doveva controllare. Che dire di questo ragazzo? Avrebbe potuto deviare da molti punti di vista. Poteva drogarsi in un modo certo tragico e pericoloso; ma quanti come lui, lo hanno fatto nel mondo dello spettacolo. Poteva diventare un estremista di destra che magari picchiare le persone, oppure uno di sinistra che si imbarca per salvare i migranti. Grillo non sarebbe stato contento e avrebbe fatto in tutti i casi, più o meno, una figuraccia. Ha scelto invece il ruolo peggiore: quello del pariolino super privilegiato e viziato, del palestrato con la tartaruga addominale che per prendere una ragazza ha bisogno di farsi spalleggiare in compagnia. Chissà, forse sarà anche innocente, ma intanto è sicuramente un c, e suo padre pure
DENISE PIPITONE
Oggi la piccola Denise (non racconto la sua terribile storia, dato che ormai la sanno tutti, dopo decine di trasmissioni televisive) è veramente la figlia di tutti gli Italiani; ma purtroppo è anche la figlia d’Italia, cioè di tutte le superficialità, i depistaggi, di incredibili oscure manovre e chi più ne ha più ne metta.
Subito si è capito che tutto è avvenuto in famiglia, quindi in un ambiente “prossemico” circoscritto, per una storia di corna e di gelosia sessuale (persino omossessuale?) sfociata in una terribile vendetta. Eppure non si è venuto a capo di niente e le dirette sospettate sono state sempre assolte. Com’è possibile tutto ciò?
La madre di Denise, Piera Maggio, è una donna coraggiosissima e dignitosa che merita tutto il nostro appoggio e tutta la nostra ammirazione e simpatia. Eppure forse anche lei non ha detto tutto o non ha capito tutto (del resto come gli inquirenti). Dividiamo il problema in due filoni. Su di lei si è concentrato in modo incredibile, tutto il male del mondo, non solo per quel che riguarda il rapimento della figlia, ma soprattutto per quello che è successo dopo: ossia la sintesi malvagia e negativa di tutti i poteri forti in una terra di serpenti. Possibile che tutto questo, qualcosa di enorme, ossia la sintesi di mafia, contesto sociale come al solito omertoso e inquirenti vari, sia accaduto per caso? Sembra la carica di dinosauri diabolici, i quali schiacciano incuranti al loro passaggio. tutto quello che minimamente li infastidisce. Piera, a parte la sua fama di pubblica peccatrice (ma è vera?) meritava tanto accanimento? Sto pensando a Lorenzo Tramaglino su cui, pur essendo completamente innocente , gli è cascato addosso tutto il potere e l’intera ingiustizia del mondo feudale, solo perché ci aveva la morosa bella! Così sulla povera Piera, che pure aveva già subito una ingiustizia e un dolore il più terribile, come se questo ancora non bastasse, gli è cascato i mondo addosso. Una parte degli inquirenti non ha agito per aiutarla a trovare finalmente giustizia, ma per affossarla definitivamente, magari facendola passare per colpevole. Continuano a difendere il contesto sociale che intanto, a parte le belle e facili parole, la facile solidarietà, resta omertoso e non trapela nulla. Il senso di tutto questo è: possibile che a tanto male concentrato, non possa corrisponda una causa e un movente altrettanto importanti? Se così non fosse , siamo veramente di fronte al Male Assoluto. Ma forse non è così: intendiamoci, lungi da noi colpevolizzare la povera Piera. Stiamo cercando di capire. Il fatto è che siamo in terra di mafia; se avessero voluto le avrebbero fatto trovare la bambina in quattro e quattro otto. Invece è successo il contrario e ancora una volta, ma era ovvio, la mafia centra fino al collo. Ecco diverse ipotesi, che però non mi risulta siano state mai prese in considerazione:
– la stessa Piera avrebbe fatto, addirittura senza saperlo, da quelle parti basta poco, uno sgarbo a persone molto pericolose.
– i rapitori di Denise erano segretamente ammanigliati con persone potentissime rimaste però nell’ombra: politici, magistrati, mafiosi. Bastava uno solo di questi personaggi e le metteva, coordinandoli (come poi è successo) tutti contro.
– oppure subito dopo il rapimento, sono successe cose terribili di compravendita della povera bambina (viva o morta) che possono spiegare quello che è successo in seguito. In poche e terribili parole la piccola non è stata affidata agli zingari (depistaggio) ma sarebbe stata venduta a una coppia di mafiosi locali o Americani ecc. Una coppia senza figli, o a cui era morta recentemente una bambina , desiderava ardentemente quella piccola meravigliosa, strappandola alla mamma considerata indegna perché (secondo la loro mente malata) pubblica peccatrice; il gioco era fatto. I rapitori si presero pure i soldi e una inaspettata copertura e complicità potentissima nelle loro malefatte. Se le cose sono andate così si spiega perché la mafia se ne è occupata con così tanta solerzia. Si spiega anche come Denise, capitata in un ambiente particolare in grado di non far trapelare nulla, alla fine si sia prestata al gioco. Non è possibile che Denise (ci si immagina una bambina molto intelligente) se è ancora viva, ovunque si trovi, non abbia sentito parlare di sé, optando però di restare con i nuovi genitori. Questi a suo tempo le hanno fatto il lavaggio del cervello, le hanno dato un ambiente probabilmente molto ricco e pieno di privilegi. Se svelasse tutto manderebbe in galera quei genitori, a cui ormai si è pure ambiguamente affezionata, perderebbe tutti i privilegi, forse metterebbe a repentaglio la sua stessa vita (non è mica scema); infine tornerebbe in un ambiente per lei ormai equivoco e avvelenato, rinunciando al suo tappetto di velluto.
Purtroppo le cose potrebbero essere andate ancora più tragicamente: è stata uccisa subito e il suo corpicino venduto a peso d’oro al mercato internazionale degli organi. In questo caso si capisce ancora di più l’interessamento a coprire, a qualsiasi costo, una storiaccia del genere. Tornando alla sua custodia coatta da parte di fantomatici zingari, io dico: possibile che questi col tempo non abbiano capito e colto l’occasione di chiedere un vantaggioso riscatto?
Quando osserviamo quello è successo dopo il rapimento non si può non restare sgomenti:
-le indagini subito sono partite con incredibile superficialità, sbagliando persino una perquisizione fondamentale.
– Persino gli indagati, già intercettati, sono stati avvertiti delle medesime operazioni (sic).
-mini-telecamere e aggeggi vari sono stati tolti, dopo poche settimane, dai luoghi più interessanti per le indagini
– al contrario, e questo veramente è un altro dettaglio mostruoso di questa incredibile vicenda, la signora Maggio ha scoperta si essere intercettata, per anni, da microspie messe in casa e addirittura nell’automobile. Tutto questo come se fosse lei la vera colpevole.
-ma soprattutto è accaduto un fatto incredibile, che solo in Sicilia poteva accadere, al culmine del potere criminale mafioso e della sua simbologia e intimidazione di morte. Hanno detto che in un certo campo si trovava seppellita una piccola bara con la bambina.
IL campo è stato scavato, la piccola bara disseppellita: dentro c’era “qualcosa” visto che hanno fatto l’esame del Dna ma non era, per fortuna quello di Denise. Ma chi poteva aver fatto una cosa del genere? Chi poteva sapere e utilizzare un segreto così terribile? Dei privati forse? Ma scherziamo…
Solo la mafia poteva farlo e soprattutto utilizzarlo in quel modo (sempre sperando, oltre tutto, di destabilizzare definitivamente la povera signora). Il messaggio è evidente: smettila di rompere le scatole e stai zitta per sempre se non vuoi, stavolta per davvero, fare una brutta fine te e tua figlia.
Alla fine di tutto questo ribadisco e riassumo le tesi fin qui presentate. È molto probabile che purtroppo sia morta subito, che la faccenda resterà per sempre avvolta nel mistero, a meno che i veri colpevoli non confessino. Cosa che evidentemente non faranno mai. Se qualcuno di privato sa qualcosa tace lo stesso, perché è terrorizzato dalla mafia, o addirittura ne fa parte. Resta il fatto incredibile e super angosciante, del coordinamento e della sinergia di tutti i poteri “forti”, contro la la verità e la giustizia persino ai danni di una bambina.
LE ULTIME SU DRAGHI
Come tutti travolto dallo tsunami pseudo patriottico che voleva Draghi a tutti i costi ( in realtà volevano solo distruggere Conte e i 5 Stelle, missione compiuta) nel nome del realismo politico e della salvezza della nazione, alla fine ho accettato anch’io l’avvento di Mario super star. Come rischiare il linciaggio ideologico e poi magari, essere per davvero corresponsabili della rovina del paese? Per fare questo è stata fatta una campagna ossessiva e martellante che, raggiunto il vero obiettivo, è diventato un silenzio assordante (compreso quello del suo protagonista). È stato detto:
– l’incosciente di Conte non vuole il Mes ; ma Draghi non glielo ha dato.
– ecco questa banda di incapaci, di incompetenti, di incoscienti non hanno ancora presentato il Recovery Fund; ma scherziamo? C’è il rischio che vada tutto a ramengo! Adesso sappiamo che il super esperto e scafato presidente del consiglio non l’ha ancora presentato (fino ad adesso lo ha fatto solo il Portogallo), sappiamo che ne parlerà troppo poco in parlamento (lo ha detto Giorgia Meloni e se lo ha detto lei sarà vero!). Insomma tutto all’ultimo momento e in sordina.
– c’era infine un altro fronte importantissimo, una vera questione, questo si, di vita e di morte: ovviamente stiamo parlando del coronavirus. Non so con che faccia tosta si possa dire che fino ad adesso (magari in seguito migliorerà e trionferà) nella lotta contro la pandemia, Draghi abbia fatto meglio di Conte; quasi uguale e forse peggio…In particolare se è vero che un gran numero di persone si è vaccinato fuori regola, siamo nell’ennesimo scandalo supremo. Tra pochissimo riapriremo mentre abbiamo ancora una media di 300- 400 morti a giorno…Tutti hanno sbagliato tutto, Draghi compreso, e adesso solo un Dio ci potrà salvare…. Be anche questo è un rischio calcolato!
LA CRISI DEMOGRAFICA
Cerco di esprimere e mantenere una posizione rivoluzionaria e intransigente (giustamente intransigente) contro un certo moderatismo centrista che, soprattutto come atteggiamento e abito mentale psico-politico, è, insieme alla sua controparte pseudo-religiosa, una delle radici negative (marce), tra le più importanti, di quello che chiamo la catastrofe italiana. Questi possono arrivare a dirti che la corruzione è il liquido lubrificante del sistema: quindi più ce n’è e meglio è; oppure fanno finta di combatterla, ma in realtà la danno per scontata. In tutti i casi risorge sempre come prima e più di prima. Questa catastrofe, che appunto quasi nessuno vuol vedere, è proprio come la trave che ti sta massicciamente in mezzo agli occhi: più è grande e meno la vedi. Ecco il modo più semplice per non riconoscerla nella sua reale ed estrema gravità: mettersi degli occhiali o un paraocchi così non la vedi affatto. Chi invece lo facesse esce dal seminato, rientra nel mondo dei marginali pericolosi, come i bambini, gli analfabeti, gli instabili mentali, i banditi, i rivoluzionari incoscienti ecc. Sicuramente per quelli che stanno nel giardino della nonna, nel sotterraneo della mafia o nell’album dei ricordi della sinistra, i 5 stelle erano tutte queste cose messe assieme. Questo non solo perché è difficilissimo cambiare una situazione incancrenita per 60 anni, non solo perché per farlo ci vuole una intelligenza e un coraggio politici formidabili, ma proprio perché in realtà, questo status quo (repellente materialmente e moralmente) fa comodo (anzi è indispensabile) al mantenimento del potere e dei privilegi di molti. Stiamo parlando ovviamente delle classi dirigenti borghesi, delle sette e delle lobby collegate, delle caste e dei mandarini della (tramontante) pseudo sinistra. Certo in una situazione come questa, è fin troppo facile stigmatizzare e accumulare tutte le schifezze salvo poi fare, come Pinocchio, spallucce. Più difficile risulta indignarsi sacrosantemente, di fronte a questa montagna sanguinosa e puzzolente, salvo poi amaramente verificare, che come al solito, oltre lo sfogo, non si può far nulla. Così come accade oggi come oggi, di fronte al disastro del coronavirus e a una opposizione evanescente per la crisi dei 5 stelle e per il moderatismo strutturale del PD. Nello stesso tempo in questo contesto cercano di far passare per idiota , per pazzo isterico, o per anima bella, vana e inconcludente, chi invece ha ancora il coraggio morale e intellettuale, almeno di indignarsi. Già nella presentazione di questo blog abbiamo fornito un elenco delle cosiddette piaghe d’Egitto, adesso ne citeremo una sola ( il trentennale crollo demografico), nell’intento di far vedere in un colpo solo, sia la reale gravità del problema, sia le responsabilità della politica (di tutta la politica sia di destra che di sinistra). Sembrano sempre sul punto di rinnovare la guerra civile, ma sono accomunati dalla incapacità, se non addirittura la compromissione, nel lasciar marcire le cose sempre di più.
Così questo, cioè stigmatizzare a vanvera il crollo demografico, è diventato come dire, una specie di noioso tormentone, un fastidio nella routine delle schifezze quotidiane, magari ogni tanto “riscoperto” da chi vuol solo sciacquarsi la bocca e farsi bello, ma naturalmente, solo a parole. Tanto poi, come al solito, tutto resta come prima. Non si tratta del fatto che tutto si accumula, e che poi magari arriva una congiuntura terribile che aggrava tutto; ecco una bella scusa per conservare la mummia puzzolente. La mummia, cioè il regime, va seppellita una volta per sempre.
Chi non capisce che questa natalità mancata è un problema gravissimo, da tutti i punti di vista (strutturale e sovrastrutturale) e al contrario si infastidisce per chi come me, lo ritiene insieme agli altri, una questione di vita e di morte, è una persona che ha perso ogni contatto con la realtà. Soprattutto ha già definitivamente accettato e introiettato, la infinita e inevitabile decadenza del paese. È uno che non vede più in là del proprio naso, che vede soltanto il proprio orticello, che accetta che la famiglia dei propri figli sia e resti un “nido vuoto”, come se questa fosse la cosa più normale di questo mondo. Tuttavia l’aspetto più grave consiste nel sospetto che non si faccia nulla per due motivi (oltre ad altri, la questione sociologicamente è enorme, ma noi ci fermiamo qua):
1) Pensare che tutto si risolverebbe con la globalizzazione, cioè che i nostri figli mai nati, verranno rimpiazzati da quelli degli stranieri; ma se le cose stessero così, questo sarebbe, oltre tutto, un vero e proprio tradimento. Ripeto, gli italiani si apprestano a sparire e ad essere sostituiti lentamente non come una tragedia insopportabile, ma come un piccolo fastidio inevitabile. Un giorno una ragazza straniera mi disse: Si è proprio così, si stanno lasciando morire lentamente, forse perché hanno capito di essere un popolo che non vale niente…
2) Per non colpire gli istituti religiosi che si occupano dei bambini, dato che la prima cosa da fare è creare in questo campo, nuove opportunità a costo veramente popolare, come è già accaduto in Francia.
Quando accade una crisi del genere, non c’è solo una crisi economica infinita ( a cui però nessuno vuol porre rimedio) ma una crisi morale e culturale terribile: non c’è più speranza, non c’è più volontà ( ma forse più, che altro, possibilità) di progetto, infine nemmeno capacità di sacrificio e di soffrire per una giusta causa, come potrebbe essere la semplice sopravvivenza di un popolo. Ci sono insomma tante cause, ma sarebbe troppo facile andare sul sociologico spiccio, e dire che le nuove generazioni sono tutte straviziate, preferendo divertirsi e viaggiare piuttosto che fare figli.
Noi vogliamo mettere il dito sulla piaga della politica e della cultura. Se uno guarda le televisioni osserverà che i canali nazionali sono completamente egemonizzati dalla propaganda cristiana. Don Matteo, la suora, il papa e i vescovi sono sempre super star in televisione; ma le altre Tv berlusconiane o private fanno lo stesso. Hanno tutte un pensiero unico a tamburo battente: esaltare la fede, il clero, infine globalizzazione a spada tratta. Nessuno parla mai di far nascere i figli sul serio , iniziando a cambiare veramente le cose , fosse solamente sul piano della mera propaganda. Il nostro paese che dovrebbe essere cristianissimo è invece cripto nichilista (lo è sempre stato ovviamente), ossia falso cristiano, e non per colpa degli atei o di chissà chi , ma proprio dei “Monsignori”. I dirigenti, che tanto hanno bisogno super scorrettamente, dell’avallo quotidiano del papa, non fanno una vera politica cristiana: la famiglia non è per niente per prima nelle loro menti. Forse perché non vogliono accettare la crisi della famiglia, per esempio aiutando anche le mamme single, tanto per fare un esempio. Lo stesso dicasi per il comportamento delle masse: rinunciare a fare figli in partenza sarà accettabile, oppure criticabile da tanti punti di vista, ma di sicuro non è un comportamento eroico cristiano. A questo punto consiglio i cristiani veri ed eroici, cioè la comunità di San Egidio, di spedire in Africa tonnellate di pillole e preservativi, ma in Italia regalare alle giovane coppie le culle e baby sitter a gratis. Questo enorme vuoto generazionale che si sta creando, sarà gravemente negativo da tanti punti di vista. Personalmente lo vedo anche da questo: in Italia le rivoluzioni sono state fatte sempre da una agguerrita minoranza di 100.000 scalmanati. Fu così per il Risorgimento, per la Resistenza, per il 68. Anche se naturalmente non mi riferisco tanto al fucile, ma a una rivoluzione di vere e coraggiose riforme, chi le farà se non c’è più la gioventù, l’unica che avrebbe veramente la forza e il coraggio di spendersi e spandersi nel tentativo di realizzarle? All’appello ne mancano a milionate… Nel frattempo sento la Tv strombazzare le sorti magnifiche e progressive per gli incentivi europei. Ben vengano naturalmente, ma nessuno pensa alla disperazione delle giovani coppie senza lavoro, senza casa, senza figli. Un paese così è già spiritualmente morto, soprattutto se non se ne accorge nemmeno. Attenzione però , arrivati a questo punto odo uno squillo di trombe accompagnato da mille benedizioni e da mille altoparlanti: tutti raccomandano e decantano globalizzazione, i balletto egemonico dei “differenti”, la trasferta africana. Lo ripetono ossessivamente da talmente tanto tempo che ormai ti hanno modificato il cervello. Di sicuro lo hanno fatto alle nuove generazioni che sono più preoccupate della integrazione che della loro stessa promozione sociale. In questo modo i cristiani esaltano l’amore più per gli altri che per se stessi: è già discutibile per il singolo, ma per la patria è catastrofico. La pseudo-sinistra finalmente dimostra di potere far qualcosa a patto che non sia per glia Italiani naturalmente. Per loro forse non era più in grado, fino ad ieri, di offrire nemmeno un caffè. Adesso con i soldi piovuti dall’alto farà miracoli, speriamo per gli Italiani. Piccolissimo dettaglio; ma siamo sicuri che poi ci sarà veramente la integrazione e soprattutto una ricaduta elettorale positiva?
RESISTENZA E COSTITUZIONE
Recentemente in vista del 25 aprile in tv qualcuno ha detto:- Se vuoi sapere dove è nata la costituzione italiana, vieni sulle colline e montagne della resistenza italiana. Solo in parte è vero, ma fondamentalmente e storicamente è sbagliato. La nostra costituzione è nata sulla falsariga della costituzione della Repubblica Romana del 1848, ossia tra il frastuono delle bombe di una guerra civile dove i traditori e i collaborazionisti non erano fascisti e nazisti, ma questa volta vaticani e francesi.
In quella costituzione geniale e gloriosa, si creavano le premesse per i seguenti valori e progetti:
– democrazia totale e sovranità popolare ( la dove, mi dispiace dirlo, nessuno sa dove ci avrebbe portato una eventuale vittoria di comunisti troppo stalinisti…)
– l’abolizione non solo di tutti i privilegi nobiliari, ma anche di quelli che, essendo comunque esagerati, avrebbero potuto nuocere troppo al beneficio del popolo: in poche parole non solo il controllo della produzione della ricchezza, ma una sua più equa distribuzione (senza distruggere imprenditoria libera e proprietà privata). È l’inizio di una teoria e prassi socialista; ma è proprio perché queste parole d’ordine sono state dimenticate che anche il socialismo è sparito. Bisognerebbe rifondare il socialismo, altro che comunismo…
– infatti poco dopo dice che il potere, eletto dal popolo, deve anche agire espressamente per garantire il benessere e il progresso di tutto il popolo, soprattutto di quello più bisognoso. È facile vedere qui l’imput che porterà, per concretizzare queste idee, allo Stato Sociale. E cioè all’idea del lavoro, della casa, della sanità per tutti. Se tutto ciò si è realizzato in minima parte vuol dire che quella antica costituzione, la madre, e quella più recente, la figlia sono state tradite: il sacrificio degli eroi del risorgimento e dei partigiani è servito a poco (a parte le fanfare e le fanfaronate). A questo punto però c’è da chiedersi quale è stato il ruolo della opposizione comunista in questo clamoroso fallimento…
– altri spunti clamorosi e interessanti li troviamo quando essa dice a proposito del clero:
– che l’egemonia culturale del clero deve finire in tutta Italia, ma soprattutto al sud ( ricordando le gesta del cardinale massacratore Ruffo)
– auspica la fine delle ostilità col papa e la speranza di un rapporto leale a patto che il potere temporale finisca del tutto e per sempre (questo proprio mentre fioccavano le bombe straniere invocate da Pio IX). In realtà non solo il potere temporale non è mai finito, ma ha trovato recentemente una enorme trasformazione e dilatazione in senso sovrastrutturale : il papa super star, viaggi in aereo, tv ecc. È così che il nuovo Papa Re, cioè Woitiwa non solo ha dato il colpo di grazia al comunismo, ma ha beatificato addirittura Pio IX: ha compiuto il risorgimento polacco e ha distrutto e infangato il nostro. Dunque quella affermazione iniziale di quel partigiano forse non è una gaffe o un piccolo e veniale errore storico, sul quale si può solo sorridere: ma esprime l’andazzo di un paese, e soprattutto di una sinistra che del Risorgimento se ne è fregata altamente. Qui sta il punto. Qualcuno ha detto: quel paese che dimentica il passato, che dimentica le proprie origini non ha futuro. Ma guarda un po’.
Infatti tutti si dimenticano del vero significato della morte di Mameli a 20 anni nel 48 romano: il nostro inno è rivoluzionario e anticlericale; proprio per questo prima o poi lo cambieranno, ma quando questo accadrà sarà la fine di tutto. Stesso discorso per la nostra bandiera che nacque assolutamente giacobina a Reggio Emilia. Si è sempre parlato ed enfatizzato il Risorgimento ma solo col segreto compito di affossarlo e ridicolizzarlo. Recentemente lo aveva fatto Craxi esaltando Garibaldi; ma l’uomo più corrotto d’Italia forse avrebbe partecipato alla impresa dei mille col segreto intento di rubare la cassa…Lo ha fato persino Berlusconi che ha fatto erigere un muro col testo della repubblica romana; ma ce lo vedete in prima fila a combattere con quella gente! Lo vedo baciare la mano a Gheddafi, ai preti, baciare la m…a a bellissime ragazze, ma non lo vedo in quella veste. In quanto ai comunisti e agli ultimi partigiani io dico questo. Quando vedo le foto degli eroi impiccati piango non lacrime normali ma di sangue; ma faccio lo stesso con gli eroi e le eroine del nostro non meno glorioso risorgimento. Qualcuno forse si è forse sciaguratamente dimenticato che la Resistenza avrebbe dovuto essere il compimento e non la cancellazione del Risorgimento. Tuttavia se il movimento partigiano ha davvero responsabilità nel dimenticatoio di questi eroi ( con tutto quello che comporta: per esempio la fine della laicità e della sacralità della patria) allora purtroppo, prima o poi scenderà l’oblio anche su di loro. Chi ha fatto dimenticare quelli eroi farà dimenticare anche i propri.
Così tanto per chiarire, la costituzione repubblicana è nata veramente nel lontano e dimenticato 48 romano. I giovani che non recepiscono l’esperienza della ribellione dei ragazzi che gli hanno preceduti, non saranno mai dei veri rivoluzionari; ma forse nemmeno dei veri riformisti…
STORIA E REGIME
Paolo Mieli per alcuni aspetti mi sta molto simpatico: il suo programma televisivo di storia è sicuramente molto bello e interessante, soprattutto in tempi di conformismo totale e di Tv spazzatura. Inoltre già nel 56, di fronte alla rivolta di Budapest, uscì dal partito comunista ed entrò in quello socialista; se lo avessero fatto tutti gli uomini (comunisti) di buona volontà, già a quell’epoca, non so se avremmo risolto tutti i nostri problemi, ma avremmo sicuramente migliorato di molto una situazione oggi terrificante. Sempre che il partito socialista avesse intrapreso per davvero (rinforzato da una forte componente ex-comunista nella quantità e nella qualità) una lunga marcia per rovesciare finalmente il regime clerical-fascista della corruzione totale. Per lo stesso motivo avevo simpatia per Napolitano, il quale ha sempre lottato per spingere il Pci verso un suo naturale approdo di stampo socialista (ma così non fu); questo fino a quando non ho scoperto che rappresentava il volto peggiore della socialdemocrazia; vatti a fidare….
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Purtroppo recentemente, a mio modestissimo giudizio, Paolo Mieli è incappato in alcune gaffe nella interpretazione storica, che ce lo mostrano perfettamente integrato a doppio petto, in quello che io chiamo l’abominevole regime: della serie moderatismo e interpretazione storica (fasulla). Anche se magari a primo acchito non sembra; bisogna scavare.
Così in una delle sue trasmissioni sono comparsi degli storici emeriti, che ancora una volta hanno difeso a spada tratta il medioevo. Ne hanno distrutto e confutato l’immagine negativa di epoca oscurantista dovuta a quei coglioni dei poveri illuministi, esaltandone gli aspetti di preparazione positiva alle epoche successive. In particolare hanno contesta un medioevo antifemminista (sic) e anzi lo hanno addirittura mostrato particolarmente favorevole alla emancipazione femminile. Nello specifico questa affermazione viene corroborata dal ruolo di molte regine importanti (in primis Matilde di Canossa) e di molte badesse. A questo punto sinceramente mi sono venuti i capelli dritti per la rabbia e lo sconcerto.
Prima di contestare teoricamente questo concetto, mi vengono subito in mente degli “esempi pratici”:
– le migliaia di streghe bruciate vive; tra cui, faccio per dire, persino Giovanna D’Arco…anche se , voglio dire, era cristianissima…
– le donne considerate concubine che venivano trascinate nude e frustate per le vie del paese (sempre che non finissero bruciate vive)
– l’episodio famosissimo della monaca di Monza, in cui il Manzoni (cristianissimo ma per fortuna con un po di sano illuminismo) mostra quante di queste povere disgraziate finissero in convento contro la propria volontà a mo di ergastolo, pur essendo innocenti; altro che badessa e femminismo…
Mi vengono in mente i poveri Albigesi bruciati vivi tutti assieme a centinaia. Potrei citare le terribili torture: lo squartamento con l’accetta o con i cavalli, il supplizio della ruota in cui il condannato finiva maciullato un po alla volta. Episodi di incredibili di isterismo di massa, come la crociata dei bambini.
I barbari distrussero le strade, i porti, gli acquedotti: l’acqua tornò ad arrivare nelle nostre città verso il 1400. Ora posso capire che l’evoluzione solitaria del pensiero (Hegel direbbe dello spirito che si nutre della sintesi della iniziativa dei singoli e del clima culturale di un’epoca intera) in realtà non si ferma mai: trattandosi della catena di S Antonio di geni puri, non solo non si arresta , ma si può esaltare come nel caso di S Tommaso. Posso anche capire che il femminismo non è mai morto e ha sempre avuto forme particolari di espressione e controcultura; magari fino al punto di realizzare delle collane, dove le perle sono le numerose figure di regine e di badasse. Ma questo ancora una volta riguarda un certo livello di cultura e un certo livello di società. Spacciare per progressismo tutto ciò, non è solo il massimo del fraintendimento, ma sinceramente è alquanto sconveniente in personalità che pretenderebbero di gloriarsene. In quell’epoca i servi della gleba, nonostante i miglioramenti legali, soffrivano ancora come bestie e infatti venivano venduti insieme al bestiame. Le donne, quelle vere, quelle di massa, non le poche nobildonne dei quartieri super alti, soffrivano il doppio perché ci aveva anche il giogo del patriarcato familiare oltre che a quello feudale in genere. Mi viene in mente come triste retaggio medievale la mezzadria che è sparita solo 50 anni fa. Ma allora perché avviene tutto questo? L’esaltazione del medioevo comporta ovviamente l’esaltazione e il recupero di tutto ciò che riguarda la chiesa, oltre che la ridicolizzazione dell’odiato illuminismo. Ma non finisce qua. Tutte le società barbariche sono nate nel medioevo, ossia nell’epoca in cui non sapevano ancora ne leggere ne scrivere e creavano ridicoli feticci rispetto alle meravigliose statue greco romane… È per accontentare Asterix e la pseudo sinistra prosternata ai preti, che accade tutto questo.
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Nel corso di un’altra trasmissione si parla di due generali, Roatta e Graziani. Il primo fu a capo dell’esercito nella famigerata occupazione della Slovenia; il secondo fu prima a capo dell’esercito fascista nella guerra d’Etiopia e poi della stessa Repubblica Sociale. Entrambi si resero colpevoli di terribili crimini di guerra per quantità (il massacro di intere popolazioni) che per qualità (stupri, torture, esecuzioni di massa ecc ecc). È impossibile dire quale dei due sia stato il peggiore, visto che entrambi raccomandavano l’uso del lanciafiamme e delle bombe al fosforo. Eppure fecero entrambi una bella fine, nel senso che morirono nel loro letto. Graziani si fece qualche mese di galera, Roatta nemmeno quello (morì nel 68). Come mai accadde questo? Nel clima generale anticomunista del dopoguerra Graziani avrebbe potuto ancora comandare delle milizie di estrema destra. Quando morì nel 1955 nel corso di una banale operazione ormai era troppo vecchio e non serviva più. E Roatta? A parte la stessa motivazione anticomunista di Graziani, l’esercito italiano era rimasto ancora nostalgico di fede monarchica riuscendo a proteggerlo. È a questo punto che Mieli fa una battuta molto infelice. Dice:- È strano che l’esercito “monarchico” lo abbia protetto.
Io invece dico che è strano che Mieli non conosca perfettamente la storia d’Italia. Per carità, è vero che ufficiali e generali monarchici diedero prova di grande nobiltà ed eroismo per esempio a Cefalonia o nella stessa guerra di liberazione. Però, però…L’esercito monarchico piemontese era un esercito in tutto per tutto feudale : c’era la obbedienza al Re e a un codice d’onore, ma anche la incredibile ferocia antipopolare. Il generale Cialdini pur di frenare il brigantaggio mise a ferro e a fuoco interi villaggi. Famose sono le grate dove si appendevano le teste mozzate dei briganti: cosa che persino i fascisti nella guerra civile fecero molto raramente… L’esercito monarchico nella prima guerra mondiale, faceva sparare cannonate alle spalle dei soldati, per costringerli a non arretrare e andare all’attacco. Garibaldi sperava nella redenzione del popolo meridionale e non certo nella sua colonizzazione e repressione sanguinaria. Per finire in quanto a Roatta è difficile dire se era lui che copiava le SS o queste ultime che avevano imparato da lui. Alla fine lo stupore di Mieli stupisce anche noi.