Maschere del teatro greco

Aforismi sul mito – 2

Idealismo negativo. La potenza visionaria della nostra mente si esprime soprattutto attraverso la intuizione: la chiamerei simbolica se produce e purtroppo obbedisce ai suoi stessi simboli. E’ importante se resta aperta alla libertà e soprattutto, in senso progressivo, dischiude nuove visioni del mondo a carattere utopistico politico o estetico artistico. Ma le prime devono anche mantenere un contatto con la realtà, le seconde incrementare la vitalità e la volontà di vivere. In caso contrario entrambi posso essere potentemente autodistruttive come accadde a tutte le forme di messianismo comunista o a all’ambaradan legato al rapporto tra musica e droga. Chiaramente stiamo parlando di mitologia moderna.

La chiamerei intuizione conoscitiva se apre di colpo la mente a nuove soluzioni riguardo a problemi rimasti insoluti. Anche questa però per non restare un fantasma solo ipotetico e immaginario ha bisogno di deduzione (per trovare una forma logica coerente accettabile) e soprattutto verificazione per dimostrare di mordere la realtà sul piano effettuale e non di essere solo intelligenza che sogna. Tutto questo ancora non basta: ha bisogno di inserirsi dentro a un contesto scientifico profondamente modificato in senso metodologico, etico e valoriale.

Deve restare nella totalità per ricostruirla o addirittura salvarla e non frantumare la realtà offrendo le spoglie disarticolate allo sfruttamento indiscriminato del potere.

Entrambi queste intuizioni sono potentemente idealistiche perché non sono altro che creazioni della mente. Sono positive se rappresentano soprattutto una chiave di lettura e una possibilità di penetrazione della realtà; ma se tendono a sostituirla rinchiudendosi nella propria capacità rappresentativa autarchica, non rappresentano più una opportunità ma una prigione illusoria e regressiva in cui l’uomo si è messo con le sue stesse mani.

Uno potrebbe pensare che solo l’estrema destra obbedisca a intuizione simboliche inconsce archetipe ( il ritorno del re mago, etnocentrismo sacralizzato e la purezza della razza, il capro espiatorio ecc); mentre al contrario il comunismo no. Quel comunismo che però ha sortito orrori molto simili. Per questo non occorre scomodare la competizione del male tra Hitler e Stalin: basta andare molto più vicini, osservando come esempio di massacro sanguinario le gesta di Pol Pot e come universo totalmente coatto e concentrazionario la Corea del nord. Stiamo parlando di esempi sui quali non può più esserci il benché minimo dubbio. Di fatto il grande leader ha fatto recentemente un relazione di ore e ore in termini economici (chissà quante volte questo sarà successo nel mondo comunista, mentre tutti prendevano diligentemente appunti, senza nemmeno sapere se a sera sarebbero tornati a casa sani e salvi) quindi secondo canoni pseudo concettuali e pseudo scientifici (tali saranno sempre senza vero dibattito e confronto democratico e senza verificazione) salvo poi ricadere negli stessi comportamenti dei loro acerrimi nemici di estrema destra.. L’apparato intellettualistico della deduzione (inteso solo come autocoscienza formale che resta in realtà in superficie) non serve a salvarci dai trabocchetti dall’inconscio, anzi è un ottimo paravento e alibi per non vederlo.

In conclusione emergono due grandi critiche al povero Marx. E’ vero che la radice di tutto è l’uomo (e non l’economia come buona parte del marxismo volle fraintendere) ; ma a sua volta la vera radice dell’uomo è l’inconscio. Questo misconoscimento di ogni considerazione psicologica è esattamente ciò che ha favorito l’annullamento della radice umana rimasta solo un buon proposito e lettera morta. Infine l’economia (e la politica ancor di più) non sono, e non saranno mai delle vere scienze, tali da poter sortire dettami e parole d’ordine deterministici. Il marxismo che attaccava (giustamente la religione) si accingeva a diventare un religione mascherata , una nuova mitologia profetica e pseudo razionalista dietro alla quale nascondere e giustificare tanti comportamenti irrazionali, in primis ovviamente la violenza indiscriminata.

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